Imu e Tasi, ecco il tax day: a metà mese la prima rata.

04/06/2016

Si avvicina il 16 giugno, il tax day nel corso dei quali i romani , come tutti gli italiani, dovranno pagare la prima rata di Imu e Tasi, le due imposte che gravano sugli immobili. Si tratterà di versare il 50% dell’imposta per poi fare il saldo il 16 dicembre, altra data cerchiata in nero sul calendario delle famiglie. Nulla toglie che un contribuente possa già pagare in un’unica soluzione entro il 16 di questo mese.

La grossa novità di quest’anno è l’eliminazione della Tasi sulla prima casa (e relative pertinenze come garage e cantine), escluse le abitazioni di lusso, e cioè quelle che il catasto classifica nelle categorie A/1, A/8 e A/9 e le seconde case. Non pagheranno più nemmeno gli inquilini che avevano in affitto una casa. A Mantova non verseranno la Tasi anche i proprietari di abitazioni concesse in uso gratuito ai parenti di primo grado in linea retta e quelli che hanno affittato abitazioni con contratto regolarmente registrato.

Non pagano anche i proprietari di aree fabbricabili e di terreni agricoli e quei proprietari di fabbricati che devono versare l’aliquota Imu pari al 10,6 per mille (le unità immobiliari tenute a disposizione o per le quali non risultano essere stati registrati contratti di locazione da almeno due anni).

Non per tutti la Tasi è stata abolita. Dovranno, infatti, pagarla i proprietari di prima casa A/1, A/8 e A/9 (per loro resta la detrazione di 25 euro per ciascun figlio di età non superiore ai 26 anni purchè viva in casa), i proprietari di abitazioni concesse in uso gratuito a soggetti residenti ma non parenti di primo grado in linea diretta, i proprietari di abitazioni prive, da meno di due anni, di contratti d’affitto registrati, i proprietari di immobili diversi dalle abitazioni, dalle aree fabbricabili e dai terreni agricoli, gli occupanti di immobili diversi dalle abitazioni.

L’Imu si applica non solo a tutti gli immobili che non sono abitazioni, e cioè su capannoni, laboratori, negozi, aree fabbricabili ma anche alle abitazioni date in comodato a parenti in linea retta di primo grado. In questo caso, la legge di stabilità, per il 2016, ha introdotto una riduzione del 50% della base imponibile, con una serie di condizioni.

La prima è che l’immobile non sia A/1, A/8 e A/9); la seconda che il contratto di comodato sia registrato; che il comodatario utilizzi l’alloggio come abitazione principale e che il comodante sia residente nel medesimo Comune in cui si trova l’alloggio dato in comodato. Infine, il comodante non deve possedere altri immobili ad uso abitativo in Italia .

È prevista anche una riduzione del 75% dell’Imu per gli immobili affittati a canone concordato. Sono esentati dall’Imu i terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali.